Le fave dei morti sono dolci tipici italiani che si preparano il 2 novembre, il giorno in cui si commemorano i defunti e sono a base di pasta di mandorle.
La tradizione vuole che le fave vengano offerte nella notte tra il 1 e il 2 novembre, dai vivi ai parenti morti che ritornano sulla Terra dall’ Aldilà.
Originariamente erano preparate con le fave secche tritate ma negli anni queste, sono state sostituite dalle mandorle.
Il nome però è rimasto, perché considerato alimento sacro ai defunti tanto che in passato si credeva che nei loro baccelli riposassero le anima dei morti.
Le fave oggi sono dolcetti a base di mandorle bianche tritate, zucchero e albume croccanti esteriormente ma dal cuore morbido.
INGREDIENTI
200 g mandorle bianche
360 g zucchero semolato
70 g albume
1/2 bacca semi di vaniglia
2 cucchiai di liquore alla mandorla
2 cucchiai cacao
zucchero a velo
Procediamo
Tritate nel mixer le mandorle con lo zucchero, dovranno raggiungere una consistenza omogenea.
Versate il composto in una ciotola ed aggiungete l’albume, i semi di vaniglia, il liquore e amalgamate bene.
Dividete l’impasto in due. In uno aggiungete 2 cucchiai di cacao, per colorarlo di marrone e l’altro lasciatelo bianco.
Coprite gli impasti avvolgendoli nella pellicola e metteteli in frigo per almeno 3 ore.
Formate adesso, per ogni impasto, dei salamini lunghi, del diametro di 2 cm circa, utilizzando un po’ di zucchero a velo per evitare che l’impasto si attacchi alle mani e al piano di lavoro.
Tagliate dei cilindretti di 2 cm e create delle palline che appoggerete su una placca da forno ricoperta da carta forno, a 3 cm di distanza l’una con l’altra.
Accendete il forno ventilato ed infornate a 135°C, cuocete per 10 minuti circa.
Le fave saranno pronte quando vedrete sulle loro superfici delle crepe.
Sfornatele e non toccatele finché non si saranno completamente raffreddate.
Le fave triestine sono anche di colore rosa.
Potete quindi aggiungere 1/2 cucchiaio di alchermes o una goccia di colorante rosso all’impasto bianco.
Buon assaggio !
Questo è il mio contributo nella giornata della pasta di mandorle per il Calendario del cibo italiano
6 comments
Quelle al cacao non le conoscevo, tocca rimediare 😉 grazie!
🙂
Con il Calendario di continua ad imparare. Ciao, Silvia.
Hai ragione Katia 🙂
sembrano nuvole,Silvia,che meraviglia!
🙂